Davvero il teatro è finzione?

Tutto è partito dalla visione dello spettacolo Cam On a Roma.                                                                                                                                                       

La sensibilità del regista Massimo Stinco mi ha trapassato come quando si vede una statua di Canova o Bernini.

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Massimo é estremo, o si ama o si odia, perché ti sbatte in faccia la verità nuda e se sei un minimo permaloso esci prima della fine dello spettacolo.
Arriva dunque l'invito per partecipare ad una giornata di performance teatrale nella quale la nudità sarebbe stato il vestito di scena.
Liberi di essere liberi è il titolo e da subito sento di non poter perdere questa occasione.
La località di incontro ha un nome che non si può non amare: Paperino .
Dei 10 partecipanti conosco solo Antonio di Milano ma le sfide mi affascinano e quindi dopo qualche telefonata con Massimo il regista decido di fare questa pazzia.


Il palco non mi spaventa, in passato ho cantato in qualche stadio e in tante piazze però mi spaventa muovermi su quel palco.
Il viaggio per arrivare parte il giorno prima e posso visitare borghi bellissimi di cui la Toscana pullula.
Quando incontro persone nuove corro spesso il rischio di un giudizio preventivo e il "pregiudizio" non aiuta.
Sapevo che la giornata si sarebbe svolta nudi ma essendo io naturista non ho problemi.
I problemi li ho quando mi soffermo a guardare il mio corpo, o troppo magro o troppo in carne.
Da tanti anni i miei disturbi alimentari mi fanno vivere la fisarmonica del corpo che cambia senza mai raggiungere la pace.
Accolti sulle scale del salone della sala del Popolo, Massimo e Max (regista e aiuto regista) impongono il silenzio e le regole della giornata.
Otto uomini nudi dimostrano la fantasia del creato, chi ha il fisico perfetto, chi ha l'età giusta, chi invece non ha né uno né l'altra.
La goffaggine dei primi movimenti, subito corretta, diventa armonia. Non sono Nureyev ma neppure Shrek.
Impariamo sequenze e movimenti con una facilità estrema. Non so come spiegarlo ma siamo un unico corpo.
Lex si muove meglio di tutti perché è un ballerino, G. e Stefano hanno voci bellissime. Vorrei citarli tutti i miei compagni perché davvero sono parte di me e io di loro così come Simone, Armando e Antonio il giornalista.


Le ore volano perché la passione è tangibile.
Oggi ho capito di aver sbagliato a non fare corsi di teatro perché aiutano a svuotare la testa.
Oggi non ho pensato ed è stupendo quando capita.
Cercare di parlare con ognuno diventa la spinta per incamerare emozioni.
Oggi sono stato Milanese, Veronese, Foggiano, Napoletano, Genovese, Toscano.
Stasera non riesco a prendere sonno perché le emozioni stanno invadendo cuore e cervello.
Il teatro forse è finzione ma non mi sono mai sentito così vero.
Per dovere di copione ho guardato negli occhi Antonio tutto il giorno. Ognuno di noi ha scelto la parola guida della giornata. Io ho scelto Libertà lui Empatia.
Oggi sono stato Antonio ed è stato bellissimo.
Chi fa teatro è abituato a diventare un altro. Oggi io sono stato un ingegnere toscano che vive a Milano.

Grazie alla magia del teatro e soprattutto grazie a Massimo e Max, le nostre guide, e ai miei fantastici compagni di viaggio.
Noi abbiamo chiuso gli occhi e la magia ci ha guidato.
Eravamo nudi? Spessissimo non me ne sono accorto.
Il naturismo è cultura ancora inesplorata.

Che nasca una nuova sfida per l'A.N.ITA.? Qualcosa mi dice che questa esperienza non resterà isolata.
Liberi di essere Liberi.
Che augurio meraviglioso!

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