KALEIDOS, CORPO E’ ARTE - 25 Giugno
Esistono luoghi dove l'intervento dell'uomo rende l'atmosfera rarefatta, quasi surreale.
Esistono luoghi, nella nostra terra, che profumano di avventura, che trasudano coraggio e caparbietà.
Esistono corpi che desiderano rinascere senza peccato, spogliati dai propri preconcetti e donati alla vita con rinnovata verità e bellezza.
La Verità.
Raccontare la verità è difficile perché essa non ama coprirsi di troppe parole, non ama che la si soffochi di troppe congetture e orpelli. L 'unico modo per poterla raccontare è quella di metterla a nudo, di fronte a se stessa, unica vera fedele confidente, e lasciare che sia il suo corpo a raccontare storie, avventure e passioni tempestose. Lasciamo che racconti dei colori e dei percorsi, di come un corpo nudo può diventare Arte se lo si veste di Verità, la quale diventa autentica solo quando si specchia in se stessa e nella sua impalpabile autenticità.
La Bellezza.
La vera Bellezza, quella intima, che ognuno custodisce pudicamente e che solo un'opera d'arte, carica di tutto lo spirito del suo creatore, può raccontare. La Bellezza del Divino che diventa egli stesso riflesso di una Verità ancor più vera, di una Bellezza ancora più autentica del Divino stesso.
Ed è di questo luogo onirico ma anche reale, di questa vera bellezza che vogliamo raccontarvi.
In Calabria, nell’entroterra immediatamente prospiciente la costa ionica reggina, nella locride, un promontorio ha attraversato secoli di storia per poi giungere, alla fine degli anni ’60, nelle sapienti mani di due menti visionarie e intrise di arte: Hiske Maas e Nik Spatari.
Custodi abili di questo millenario topos, Hiske e Nik, lo hanno saputo far rinascere a nuova vita attraverso la loro arte, attraverso la visione <caleidoscopica> che essi hanno avuto di questo luogo, al quale hanno dato colore, sapore e senso, quale sintesi di ciò che nel corso dei secoli quel luogo è stato.
E proprio <Kaleidos, corpo è arte>, vuole essere il nome del percorso/progetto che salderà Vitrù Calabria A.N.ITA. al Parco Museo di Santa Barbara - MU.SA.BA. – e che intende fondere proprio le figure dei corpi, nella loro essenza primordiale, con la bellezza dell’arte di Nik Spatari.
Kaleidos, corpo è arte, invertirà dunque gli elementi tradizionali del caleidoscopio: le sue pareti non saranno specchi bensì frammenti <di corpi> che restituiranno piuttosto i mosaici colorati di Nik, fondendosi con essi in un dialogo proiettato verso il futuro.
Chi osserverà il MU.SA.BA. attraverso Kaleidos, corpo è arte, non soltanto comprenderà la futuristica visione di Nik Spatari ma la vedrà realizzata in carne ed ossa, tangibile, vivida; un Eden dove l’arte è lo strumento per specchiarsi, scoprirsi e ritrovare finalmente se stessi.
Il promontorio calabrese di Santa Barbara sarà, ancora una volta, dopo la millenaria umanità che l’ha attraversato, il <luogo> sintesi dell’Umano e del Divino, dello Spirito e della Materia, dei Corpi e del Riflesso di essi; il tutto magistralmente già <visto> nell’Arte di Nik Spatari ma che Kaleidos, corpo è art, intende rappresentare e proseguire attraverso 3 momenti fondamentali distribuiti nel tempo:
- una serie di incontri/laboratori “Spogliarti”, che si svolgeranno per un’intera giornata domenicale e che si terranno a Cosenza negli spazi messi a disposizione da Paolo Gagliardi. Attraverso il metodo moVImento sTAtico® e la conduzione di Paolo Gagliardi - ideatore del metodo - e Jacopo Leone, esploreremo le possibilità espressive e relazionali del corpo e del movimento. Si parte da un “sentire interno” del corpo che si spoglia per dare voce alla propria personale Arte e rappresentare la parte più Vera del Sé, la nostra essenza veramente libera da ciò che potrebbe alterarne la lettura. Il corpo nudo in completa naturalezza e libertà, senza l’ossessione di mascherare quelle diversità che ci rendono unici, racconterà finalmente la Verità;
- la seconda parte prenderà forma e sostanza il 25 Giugno 2023 al MU.SA.BA. dove i partecipanti ai laboratori cosentini, ma anche tutti gli altri che vorranno raggiungerci in quella giornata speciale ed unica, racconteranno proprio questa Verità coinvolgendo tutti i presenti che diventeranno gli “spettattori”, di una performance artistica di corpi in movimento che rifletteranno la magnifica arte nella quale saranno immersi, oltre ad avere la possibilità di visitare in completa nudità l’intero Parco Museo.
Giuseppe Contarini sarà poi colui che dipingerà e narrerà questa storia attraverso l'obiettivo professionale della sua macchina fotografica, cogliendo i dettagli e il forte sentire che quel caleidoscopio di Bellezza saprà mostrare.
Tutto questo è Kaleidos, corpo è arte.