Visita nuda della mostra Nel giardino dei corpi svelati, un privilegio unico
Bologna ospita in questi giorni una mostra davvero particolare: “Nel giardino dei corpi svelati” del giovane fotografo Matteo Piacenti, a cura di Leonardo Iuffrida
Ospitata nell’ambito di Art City Bologna 2023, in occasione di Artefiera, la mostra testimonia un grande evento che si è svolto sempre nei locali della Libreria Igor e di Senape Vivaio Urbano: una performance che nella giornata del 4 dicembre aveva visto più di 100 persone mostrarsi nude come soggetti di una grande esperienza fotografica.
Sia l’evento di shooting che la mostra di questi giorni hanno avuto il sostegno di A.N.ITA., la storica associazione nazionale naturista che da decenni si occupa di nudità sociale e di promuovere questo stile di vita che vede tra i suoi valori il rispetto per la natura, l’inclusione e la bellezza delle differenze.
Proprio questa convergenza tra Naturismo e Arte ha permesso un nuovo, piccolo miracolo: sabato 11 febbraio un gruppo di circa 30 persone, sia soci A.N.ITA. che non, ha potuto visitare la mostra senza vestiti, chiudendo così il cerchio della autenticità.
Con la guida esperta del fotografo Piacenti e del curatore Iuffrida, questi fortunati naturisti hanno potuto ammirare le suggestive foto in un bianco e nero davvero evocativo, accompagnati dalle spiegazioni illuminanti di un percorso particolare e quasi unico per il nostro paese, ma che ormai in altri contesti europei si presenta consolidato e dinamico.
Non è un caso che proprio Piacenti partecipi alla Mostra Internazionale di Fotografia 164, la mostra di fotografia contemporanea più longeva del mondo presso RPS Gallery di Bristol nel Regno Unito.
Il Naturismo e l’Arte hanno molto in comune: esplorano la bellezza della realtà, sperimentano nuove forme di convivenza e percorsi conoscitivi spesso più emotivi che razionali, e vivono della forza della condivisione e di esperienze collettive (musei, concerti, teatro…) di cui abbiamo sempre più bisogno, soprattutto in questi ultimi anni così difficili e complicati.
A Bologna, questo incontro è stato possibile ed ha generato meraviglia: stiamo lavorando proprio perché queste esperienze diventino consuete e normali nel nostro paese...il neonato Nudiverso ha anche questo obiettivo!